L’hanno letto tutti, l’appello del Coccodrillo. Poi qualcuno
ha telefonato chiedendo lumi. Un gruppetto lo ha sottoscritto (grazie!), in
molti hanno risposto che no, l’appello non lo firmano, ma che il voto sì,
quello c'è di sicuro. Tipo: “Guarda lo firmerei sai, ma poi uno si mette in
vetrina… No, non è il caso. Ma ti voto,
tranquillo. Mi fido di te”. Il Coccodrillo è già soddisfatto così. Aveva uno
scopo nel sostenere la candidatura di Mauro Sarti, fare discutere, premiare le
persone, le idee, le competenze, piuttosto che le appartenenze. E questo
risultato è già stato raggiunto. Ora c’è un pugno di colleghi che dicono
apertamente che voteranno anche lui, e che invitano a fare altrettanto. Il Coccodrillo
è certo che faranno proseliti. Eccoli:
Angelo Agostini (Bologna) Dario Ballardini (Bologna) Barbara Bastianelli (Rimini) Fulvio De Nigris (Bologna) Luisa Gabbi (Reggio Emilia) Giusi Marcante (Bologna) Lucia Manassi (Bologna) Michele Marziani (Rimini) Gian Basilio Nieddu (Bologna) Beppe Ramina (Bologna) Mario Rebeschini (Bologna) Maria Cristina Righi (Reggio Emilia) Marco Sacchetti (Bologna) In linea con l'impegno di trasparenza del Coccodrillo per il rinnovo del Consiglio dell' Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna, ecco un appello per il ballottaggio che vi invito a sottoscrivere. Chi vuole firmare può semplicemente scrivere una mail al Coccodrillo all'indirizzo : ilcoccodrillo@redazione.org . Periodicamente verrà pubblicato l'aggiornamento dei nomi. Le elezioni si tengono domenica 30 maggio dalle 10 alle 18 nei seggi di Bologna, Rimini, Piacenza, Reggio Emilia e Ravenna. . La rosa dei candidati da votare al ballottaggio, per l'elenco professionisti nel Consiglio regionale, consiste al massimo in 6 preferenze. Si invitano a sottoscrivere l'appello esclusivamente i giornalisti professionisti iscritti all'Ordine dell'Emilia-Romagna. L’APPELLO DEL COCCODRILLO: MAURO SARTI NEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI DELL’EMILIA-ROMAGNA. IO VOTO ANCHE PER LUI.
L’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna ha bisogno di persone credibili e motivate. Che vengano da diverse esperienze professionali, che conoscano bene le regole del mestiere e abbiano a cuore il futuro di questa professione. Un Ordine pluralista e vivo, è segno di democrazia e di confronto. Solo da questi presupposti può nascere il lavoro per riformare profondamente un ente che cerca da tempo una sua identità, a partire dall’occuparsi della situazione di precarietà di tanti colleghi. Per un giornalismo nuovo e competente io, al ballottaggio del 30 maggio 2010, voto anche per MAURO SARTI. |
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