Non ci sarà nessuno stage nelle
aziende in stato di crisi per gli studenti delle scuole di giornalismo.
L’incontro di ieri pomeriggio tra la Federazione nazionale della stampa e
i direttori dei master non ha prodotto il risultato immediato per cui
molti ragazzi stavano incrociando le dita dopo ormai più di due
settimane a casa. E la loro delusione si fa sempre più grande. La
riunione però non è stata un insuccesso totale: sono mancati effetti
immediati, ma quello di ieri è stato in assoluto il primo incontro tra
rappresentanti della Fnsi e direttori delle scuole, segnando quindi un
contatto istituzionale importante. E soprattutto ha gettato le basi per
un incontro trilaterale tra sindacato, istituti di formazione e
Federazione degli editori che avrà luogo la settimana prossima. “In
vent’anni non c’era mai stato alcun rapporto ufficiale tra scuole ed
editori”, ricorda Angelo Agostini, direttore del master in giornalismo
della Iulm di MIlano. Il sindacato, per cui erano presenti il segretario nazionale Franco Siddi, il presidente Roberto Natale e molti altri membri dell’esecutivo, ha ribadito e difeso la propria posizione: l’azione della Fnsi non è certo dettata da alcuna ostilità nei confronti delle scuole. L’obiettivo della Federazione – è stato detto - è garantire il rispetto delle regole presenti nel contratto: anche per un dovere morale, prima che sindacale, nei confronti dei troppi colleghi costretti ad uscire dalle redazioni contro la loro volontà tra licenziamenti, prepensionamenti e casse integrazioni. Si è detto soddisfatto il segretario aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi: “Pur partendo da posizioni diverse l’incontro è stato sicuramente positivo. C’è ora maggiore comprensione delle reciproche ragioni, e abbiamo avviato un ragionamento più ampio da ambo le parti, sulla professione e sui meccanismi della formazione”. La richiesta dei direttori è stata semplice: che siano tutelati e difesi i loro studenti, che rappresentano inevitabilmente il futuro del giornalismo italiano e che quindi hanno tutti i diritti alla migliore esperienza formativa possibile. La Fnsi si è detta disposta a collaborare, offrendo tutto l’aiuto possibile per garantire agli allievi delle scuole lo stage previsto nel loro piano di studi. Nelle testate che non abbiano dichiarato lo stato di crisi, ovviamente: su questo punto il sindacato resta fermo. “Bisogna valutare la questione anche a medio o lungo termine, non solo nel brevissimo periodo”, commenta Agostini. “Se dovevamo portare a casa lo stage nelle aziende in crisi, è chiaro che non ci siamo riusciti. Ma sicuramente abbiamo compiuto un primo passo avanti ieri, e ne compiremo un altro la prossima settimana all’incontro con la Fieg”. Sulla riunione della prossima settimana si è voluto soffermare anche Rossi. “E’ nostro dovere come sindacato sollecitare gli editori. Con loro abbiamo da tempo impostato un dialogo su vari livelli, mi sembra opportuno introdurre anche questo tema, così da poterlo risolvere mediante un impegno congiunto”. (www.redattoresociale.it) |
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